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Itinerari Veronesi: Da San Giovanni in valle a Porta Vescovo


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01 gennaio 1970

a cura di Gianni Villani

 

Una bella camminata vi porterà in un angolo di Verona, che pur non essendo distante dal centro, si trova praticamente in piena campagna. Nello stesso istante vi consentirà di percorrere una strada tra le più suggestive e incantevoli della nostra città.

Salite verso il colle partendo dalla piazzetta di S. Maria in Organo a destra per via Pignolo e poi per via S. Giovanni in Valle. Arrivati al bivio con la Casa e il Museo africano dei Comboniani, piegate a sinistra e passate davanti alla chiesa di S. Giovanni in Valle (una méta dei nostri prossimi itinerari), proseguendo sempre dritti attraverso piazzetta Cisterna fino ad arrivare alla Fontana di ferro. La fontana era conosciuta dai tempi remoti come una buona sorgente di acqua che serviva agli abitanti della contrada. Nel 1459 venne anche costruita una canaletta, che dalla fontana portava l’acqua alla cisterna, consentendo un serbatoio idrico più comodo alla popolazione. Una breve salita a sinistra della Fontana di ferro, vi porterà alla chiesetta di S. Maria di Nazaret, occupata dalla comunità di don Calabria e antica villeggiatura urbana dei vescovi di Verona. 

Da qui, proseguendo per qualche metro, imboccate a destra un sentiero interno alle mura scaligere di via  Castel S. Felice (il nome deriva da una chiesetta che era dedicata a S. Felice, vescovo di Verona) e salite su fino ad arrivare alla sommità del colle antistante il castello. Nel 1390, Gian Galeazzo Visconti (succeduto alla signoria degli Scaligeri) riconobbe la località di grande importanza strategica, perché dominava la Valdonega, la valle sottostante, la stessa rocca di Castel S. Pietro (antistante la città) e permetteva un utile controllo pure della Valpantena. E poiché le precauzioni per mantenere Verona in suo possesso non gli sembravano mai troppe, decise di costruirvi un nuovo castello (ecco perché quello già esistente in città, fatto erigere da Cangrande II, fu chiamato Castelvecchio). Ma al Visconti l’operazione non riuscì mai completamente perché dovendosi demolire la chiesetta e l’annesso convento degli Agostiniani, una rivolta popolare gli impedì la prosecuzione dei lavori.

Ma anche Venezia, alla quale Verona si sottomise il 22 giugno 1405, dopo aver cacciato le truppe milanesi del Visconti, ritenne necessario fortificare quel sito. E con maggiore autorità e determinazione fece demolire gli edifici sacri di S. Felice, impiegandovi anche pietre dell’Arena, recuperate dopo il disastroso terremoto del 1117. Il castello doveva essere imponente, con tre torri sul lato prospiciente la città, altre tre dalla parte esterna e con un alto ponte levatoio sul vallone, così come appare in una carta topografica di quel secolo. La  Repubblica di Venezia, riavuta Verona nel 1517, dopo la breve dominazione di Massimiliano d’Austria (1509-1517), iniziò grandiosi lavori di fortificazione, che dal 1546 furono eseguiti sotto la direzione del famoso architetto militare Michele Sammicheli.

Il castello venne fatto saltare in aria (atterrate soprattutto le sei torri) dai francesi di Napoleone nel marzo 1801, che avevano intanto occupato la città dal 1797. Sulle sue fondazioni e sulle muraglie rimaste, l’Austria, subentrata alla Francia nel 1814, costruì poi l’attuale fortilizio secondo le nuove esigenze militari, molto più potente di quelle veneziano. Il forte fu anche utilizzato, dal 1866, una volta che Verona fu annessa alla nostra repubblica, dai militari italiani. Scendendo il sentiero verso Porta Vescovo, troverete a sinistra un varco nelle mura che vi permetterà una magnifica vista su via Colonnello Fincato, sul forte scaligero di Montorio e sulla Valpantena verso Grezzana.

Quasi alla fine del percorso lungo le mura, prima di arrivare al ricostruito borgo di S. Nazzaro alto, troverete a destra l’ingresso alla casa dei Buoni Fanciulli di don Calabria. Facendone richiesta alla portineria, vi sarà consentito l’ingresso nell’ampio piazzale adiacente la chiesa dove riposa il corpo del beato Giovanni Calabria. Dai parapetti del piazzale potrete gustare una meravigliosa veduta sulla città. Usciti dalla casa ripercorrete le mura di via del Santo Sepolcro fino ad arrivare a Porta Vescovo.

a cura di GiannI Villani

 

Nella foto Verona vista da Castel S. Pietro  )

 

 

Teatro della Ss.Trinità
Via Santissima Trinità, 4,
37122 Verona



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