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La casa della signora dei contrasti


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01 gennaio 1970

La Masseria Alchimia in Puglia, resort e abitazione di una donna speciale
Trulli e masserie sono architetture tipiche della terra pugliese, in cui i materiali locali, pietre tufacee soprattutto imbiancate a calce, sottolineano la loro essenziale geometria: pareti ortogonali a formare stanze e cortiletti nella masseria, cilindri e coni dai misteriosi segni magico/religiosi nei trulli. La masseria è la trasformazione nel tempo della villa rustica di epoca romana, giunta a noi quasi immutata nei suoi caratteri principali.Innamorata degli aspri paesaggi locali dopo una vacanza di qualche anno fa, Caroline Groszer inizia il suo speciale rapporto con la Puglia acquistando un gruppo di trulli prima per suo uso personale, poi come accogliente bed & breakfast. Il feeling subito scoccato si traduce in una concreta scelta di vita, attraverso la ricerca accurata che la porta a trovare, a 3 km da Fasano, tra ulivi e mare, una grande masseria degradata e abbandonata. Dopo tre anni di appassionato restauro, affidato a maestranze locali che ben conoscono i sistemi costruttivi della zona, Masseria Alchimia risorge e in breve tempo viene conosciuta ed apprezzata da ospiti di ogni provenienza; Caroline diventa così un’imprenditrice decisa, dalle idee molto chiare sui suoi futuri programmi.
Ma chi è questa volitiva signora, che sa trasformare i suoi sogni, le sue idee, in precise realtà? Nata a Berna da padre tedesco e madre francese, Caroline si abitua fin da piccola a girare l’Europa con la famiglia al seguito del padre, sovrintendente teatrale. Questo nomadismo la porta poi in Italia, a Verona, e da lì a New York, dove inizia l’attività di fotografa. Prende casa a Manhattan e frequenta la School of Visual Art and International Centre of Photography, diventando in breve tempo assistente di fotografi del calibro di Richard Folco e Jonathan Becker. Si appassiona concretamente alla fotografia di reportage e iniziano i viaggi difficili, dove testimonia con i suoi scatti i drammi della fame, delle guerre, dei profughi, dei disastri ecologici. Verona ricorda il suo bel libro I nuovi veronesi, ritratti non solo fotografici ma psicologici di chi si è inserito nella città scaligera provenendo da diverse realtà, in cui le storie testimoniate sono rafforzate dall’intensità del bianco e nero. Poi lo stacco, dovuto anche a scelte familiari. L’intrepida reporter prende una sosta in questa terra pugliese, dove al rosso della terra si accompagna lo smalto blu del mare e l’argento dell’ulivo. La vacanza finisce, ma c’è la voglia di restare. Nasce l’imprenditrice. Sentendo parlare Caroline Groszer della sua attività si capisce come la segua con il cuore oltre che con la testa; ha aperto la porta agli ospiti e sono loro a portarle il mondo in casa, non ha più bisogno di cercarlo altrove.
Temperamento teutonico e aspetto da top model, Caroline ricorda le iniziali difficoltà burocratiche dopo la ricerca, superate grazie alla sua determinazione e al buon rapporto con gli abitanti della zona; riconosce l’estrema disponibilità dei pugliesi che meriterebbero una maggiore visibilità all’estero, visto che gli ospiti partono da qui immancabilmente innamorati del luogo. Lei stessa si attiva per promuovere la Puglia al di fuori dei nostri confini ed è convinta delle possibilità che un lavoro sinergico tra gli operatori turistici del territorio, con l’appoggio delle amministrazioni, può avere. Caroline Groszer dimostra la sua passione per i contrasti anche negli interventi sulla masseria: massimo rispetto degli elementi architettonici locali, completati ed esaltati da un arredo minimale costituito da pezzi di design storico, con nomi che vanno dagli Eames a Stark, da Munari a Saarinen, da Magistretti a Jacobsen. Le linee architettoniche essenziali colloquiano perfettamente con gli elementi d’arredo scelti, con i tessuti a telaio in filati naturali, con i vecchi mobilii di recupero e con le opere (pittura, scultura, installazioni) che Caroline Groszer accoglie negli spazi interni ed esterni della masseria come location a tempo, in uno spazio culturale anticonvenzionale. Un motivo in più per eleggere la masseria a specialissima casa per una vacanza e come punto di partenza per la conoscenza della regione.
La padrona di casa sottolinea le possibilità di accoglienza della Masseria Alchimia: undici appartamenti indipendenti (mono e bilocali ognuno con angolo cottura e terrazza, più una suite con piscina), biciclette per raggiungere la spiaggia o fare passeggiate all’interno, escursioni a cavallo, trattamenti estetici, la possibilità di seguire gli eventi culturali che la Valle d’Itria propone in estate. “Qui si possono coltivare il corpo e la mente, rilassarsi o avere attività in sintonia con il proprio modo di essere. E i lavori non sono finiti” aggiunge. “All’interno della proprietà c’è un bellissimo frantoio ipogeo da recuperare, testimone di una storia che non si misura negli anni ma nei secoli. Basta venire qui per sentirne e vederne l’impronta.”

SB3 San Giorgio Ingannapoltron



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