cerca


Warning: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable in /home/customer/www/carnetverona.it/public_html/wp-content/themes/carnet-verona-theme/single-event.php on line 31

Altri eventi

Nella giungla della Val Borago


Warning: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable in /home/customer/www/carnetverona.it/public_html/wp-content/themes/carnet-verona-theme/single-event.php on line 115
01 gennaio 1970

Se con l’arrivo della brezza primaverile e dei primi tepori vi sentite rinascere a nuova vita, ritagliatevi qualche ora di svago e andate all’avventura a pochi passi da Verona. Seguendo una parte del percorso europeo E5 – che dal lago di Costanza arriva fino a Verona passando da Innsbruck, Bolzano e Trento – potrete vivere una giornata insolita e piacevole nella lussureggiante e selvaggia Val Borago, che risale da Avesa a Montecchio. Vi sentirete come i protagonisti di un romanzo di Emilio Salgari, eroi senza macchia e senza paura, e potrete immergervi totalmente nella natura, tra carpini neri e roverella, olmi e qualche leccio che si intrecciano con le piante del sottobosco; edera pungitopo, felci e muschi formano un tappeto naturale straordinario, e vi parrà di vedere pure qualche liana.

Superato l’abitato di Avesa, dopo circa 1 chilometro imboccate a sinistra una strada non asfaltata segnalata da un cartello, lasciate l’automobile e partite equipaggiati a dovere per la vostra missione speciale nella giungla. La valle è prima larga e coltivata, poi si restringe e segue il fondovalle rivelando il senso del suo nome: Borago significa infatti “incisione valliva a canyon”.

Tra alte pareti di roccia scavate dal torrente, che appare e scompare formando una serpentina, e tante nicchie scavate dall’acqua (“covoli”), il percorso si snoda attraverso un ambiente unico e assai suggestivo. Fate attenzione: sul vostro cammino potreste incontrare rane, salamandre, scoiattoli, tassi, volpi, ghiri, donnole e faine che vivono da queste parti. Non saranno tigri, elefanti o pitoni usciti dalla penna di Salgari, ma si tratta di incontri pur sempre insoliti e magari anche più gradevoli.

Arrivati al “salto”, un’imponente parete di circa 25 metri, salite con la dovuta prudenza i gradini di una scala in ferro. Da lì in poi il paesaggio cambia e comincerete a risalire la collina per raggiungere Montecchio, che vi apparirà all’improvviso tra la boscaglia come un’oasi nel deserto, primo segnale della civiltà dopo un paio d’ore trascorse a tu per tu solo con la natura, i suoi silenzi e i suoi profumi.

Nella frazione di Negrar potrete fare una sosta rigenerante prima del ritorno. Se desiderate potete percorrere la stessa via dell’andata, magari per cogliere altri particolari, ma se volete cambiare potete invece imboccare il sentiero segnalato che conduce in località Maso e vi porterà diritto al Monte Ongarine (o Crocetta) e di lì ad Avesa. Qui il paesaggio si fa più aperto e potrete spaziare con lo sguardo sulla Valpolicella, il lago di Garda, le montagne bresciane sullo sfondo, la città di Verona che si stende sul fondovalle. La discesa è agevole e comoda, lungo larghi sentieri sterrati. Solo nell’ultima parte della discesa sul monte Ongarine, superata la grande croce bianca, prestate un po’ di attenzione in più.

Camilla Madinelli

Dislivello: 400 metri circa
Tempo di percorrenza:
5 ore andata e ritorno
Periodo consigliato:
dalla primavera all’autunno
Difficoltà: media.
Consigliato equipaggiamento adeguato e… voglia d’avventura.

Basilica di S.Anastasia



Warning: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable in /home/customer/www/carnetverona.it/public_html/wp-content/themes/carnet-verona-theme/single-event.php on line 214

Gli eventi consigliati

Scopri tutti gli eventi

il calendario

Programmi per il prossimo weekend?

Programmi per il prossimo weekend?

la newsletter

Rimani aggiornato
Ricevi tutte le novità Carnet Verona, concerti, spettacoli, eventi, manifestazioni...