Villaggio di Natale Flover
04 novembre - 07 gennaio
Flover garden center di Bussolengo
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01 gennaio 1970
Torna dal 30 aprile al 28 maggio, al Teatro Camploy l’atteso appuntamento con il teatro d’autore contemporaneo italiano: 6 spettacoli per l’undicesima edizione del Premio Giorgio Totola festival nazionale organizzato dall’Assessorato alla Cultura, unica rassegna teatrale in ambito non professionista che consente di vedere rappresentati in scena solo testi della più recente drammaturgia (testi di autore italiano registrato in Siae dopo il 1/1/1980). La rassegna, che gode del patrocinio dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro, ha consolidato un grande prestigio nell’ambito dei festival nazionali riservati alle compagnie amatoriali.
Voluto dal Comune di Verona per ricordare Giorgio Totola, regista ed attore veronese scomparso nel 1987 che in 25 anni di attività ha vivacizzato e impresso una svolta innovativa all’ambiente del teatro amatoriale, il festival ha portato all’attenzione del pubblico autori e testi contemporanei altrimenti poco rappresentati sulle scene nazionali. Nel variegato panorama dei festival dedicati al teatro amatoriale, il Premio Giorgio Totola, si caratterizza per una propria specificità: è l’unico a proporre esclusivamente autore italiano contemporaneo, la cui messa in scena è oggi affidata spesso alle compagnie amatoriali, che si trovano a svolgere, quindi, una funzione importantissima di collegamento tra gli scrittori e il teatro.
Il Comune di Verona, promuovendo attraverso il Premio Giorgio Totola questo tipo di scelta e di impegno, ha assunto una posizione di assoluto rilievo, proprio in una città dove la realtà amatoriale trova una delle sue più significative manifestazioni.
La pubblicizzazione del bando è avvenuta in tutta Italia presso un ampio numero di compagnie non professioniste comprendenti anche gruppi di ricerca e inoltre presso gli Assessorati alla Cultura dei Comuni capoluogo di provincia, di Province e Regioni.
Sono pervenute trenta videoregistrazioni degli spettacoli da tutta Italia. La giuria presieduta dal Prof. Giuseppe Liotta, docente di Storia dello Spettacolo al Dams di Bologna, regista e critico teatrale, è composta dalla Sig.ra Lina Corsini, moglie di Giorgio Totola, insegnante e presidente della compagnia teatrale a lui intestata, dal Prof. Mario Guidorizzi, docente di Storia del Cinema presso l’Università di Verona e critico cinematografico, dal Prof. Nicola Pasqualicchio, critico teatrale, docente di Storia del Teatro e dello Spettacolo all’Università di Verona, e dalla Dr.ssa Paola Bonfante del settore spettacolo, funzionaria addetta all’organizzazione della manifestazione, laureata al Dams. Anche quest’anno si conferma la presenza della giuria giovani, organizzata dal Dipartimento di Linguistica, Lettere e Scienze della Comunicazione e aperta agli studenti dell’Università di Verona. I giovani giurati, con il compito di assegnare il premio speciale Giuria Giovani, avranno così la possibilità di entrare in contatto con la prosa di recenti autori italiani e di valutare testi attuali.
L’undicesima edizione del Premio Giorgio Totola avrà luogo, come detto, al Teatro Camploy dal 30 aprile al 28 maggio 2011 e sarà caratterizzata da sei spettacoli, cinque in concorso e un sesto fuori concorso offerto dalla Compagnia Teatrale Giorgio Totola.
L’edizione di quest’anno è caratterizzata da un cartellone particolarmente interessante sia per la ricchezza delle proposte che comprendono opere di carattere storico, di genere psicologico e commedie, sia per il calibro degli autori scelti dalle compagnie che si contenderanno i premi. Tra gli autori spiccano scrittori conosciuti ed apprezzati a livello nazionale ed internazionale come il Premio Nobel Dario Fo, Luigi Lunari e Frediano Sessi.
Nella serata finale avverrà la premiazione della rassegna con premi per il miglior testo, il miglior spettacolo, la migliore regia, il miglior attore, la migliore attrice e il migliore allestimento.
Tutti gli spettacoli andranno in scena al Teatro Camploy alle ore 20.45.
Il festival sarà inaugurato sabato 30 aprile da un testo di Dario Fo IL DIAVOLO CON LE ZINNE presentato dalla compagnia IL TEATRO DEI PICARI di Macerata, per la regia di Francesco Facciolli.
Spettacolo comico-grottesco in cui si narra la vicenda di un giudice ancora convinto di poter ripristinare la giustizia nel suo paese dominato dal malaffare. L’immacolata virtù del giudice sarà messa a dura prova dagli intrighi orditi sia dai potenti che dai poveri, in una girandola di corruzione, false testimonianze e malcostumi, in cui l’unica via d’uscita per una possibile redenzione è il sentimento. La vivacità dello spettacolo è accentuata dall’uso di un linguaggio reinventato tra onomatopea e grammelot che rimanda a origini culturali diverse.
Si prosegue sabato 7 maggio con il TEATRO IMPIRIA di Verona che presenta SOGNAVAMO DI VIVERE NELL’ASSOLUTO di Raffaello Canteri e regia di Andrea Castelletti.
Il pittore veronese Albino Siviero, detto Verossì, aveva aderito con entusiasmo al movimento Futurista: insieme ai suoi amici sognava attraverso l’arte di azzerare il passato per costruire un domani radioso. Le vicende appassionate di questi giovani artisti si intrecciano sulla scena sullo sfondo delle tragiche vicende storiche che ne sconvolgeranno la vita: il Fascismo e la Seconda Guerra Mondiale. L’allestimento multimediale si sviluppa tra riproduzioni di filmati storici e immagini di opere d’arte futuriste accompagnati da un trio che esegue in scena canzoni d’epoca.
Come terzo appuntamento venerdì 13 maggio LA RINGHIERA di Vicenza porta in scena IL CANTO DEL CIGNO di Luigi Lunari con la regia di Riccardo Perraro.
Come nell’omonimo testo di Anton ÄŒechov, al centro del palcoscenico è un attore giunto alla fine della sua carriera artistica, dorme, solo, in un teatro vuoto. A svegliarlo è un brutto sogno in cui immagina di essere ricordato non tanto per i grandi classici che ha interpretato, ma per uno spot pubblicitario. Ripresosi dall’incubo, incalzato dalla presenza di figure femminili, personificazioni di tentazioni e rimpianti, inizierà un bilancio della sua vita artistica, con la consolazione di aver vissuto in teatro e la consapevolezza che dopo di lui la magia del Teatro non svanirà.
Prosegue il festival sabato 14 maggio con una compagnia da Perugia IL CASTELLACCIO che presenta LA VITA NON E’ UN FILM DI DORIS DAY di Mino Bellei, regia di Claudio Bellanti.
Una commedia brillante, a tratti riflessiva, in cui tre anziane amiche si ritrovano da tanti anni a festeggiare il Natale. Le “ragazze”, pur avendo personalità diverse, hanno fatto insieme l’asilo, le elementari, le medie, le superiori e l’università. Vedove, genitrici di figli che non le vogliono vedere e che non telefonano, invise (o abbandonate) da parenti e conoscenti, si ritrovano in quell’unica occasione per riversarsi improvvisamente l’una sull’altra frustrazioni e amarezze, ma anche sorrisi e complicità.
Sabato 21 maggio ultimo spettacolo in concorso è quello del GAD Città di Trento che presenta STAVA 19 luglio 1985 di Luisa Pachera, regia di Alberto Uez.Lo spettacolo racconta la sciagura successa in Val di Stava nel 1985, la più grande accaduta in Italia dopo il Vajont, nella quale morirono 268 persone. Alcune testimonianze particolarmente toccanti suscitano amarezza e sdegno oltre che emozione e "pietas" verso le vittime, in una rappresentazione delle vicende in equilibrio tra il ricordo doloroso e la denuncia delle responsabilità. L'intenzione della regia, che si avvale di filmati, didascalie, immagini e disegni, è di guidare gli spettatori negli avvenimenti tragici, anche attraverso l’approfondimento degli aspetti tecnici che la resero possibile.
Sabato 28 maggio avrà luogo la Premiazione e la presentazione fuori concorso, offerta dalla COMPAGNIA TEATRALE GIORGIO TOTOLA di Verona, dello spettacolo REALITY LIFE SHOW, adattamento di David Conati dal film “The Truman Show”, regia di Piergiorgio Piccoli.
Un delirio voyeuristico può contagiare milioni di persone, al punto da spingerli a seguire in televisione tutte le fasi della vita di un individuo costretto in un mondo virtuale, finto, condizionante e costruito apposta per farlo vivere in un’apparente normalità. Nella trasposizione teatrale del film “The Truman Show” il protagonista non si accorge che il palcoscenico è la sua prigione e riuscirà a fuggire da questo mondo di finzione solo quando saprà riconoscere il pubblico come tale.
Prevendita tramite circuito GETICKET (numero verde sportelli Unicredit Banca abilitati 800323285) e CALL CENTER (tel. 848002008). Biglietti on line su www.geticket.it.
Servizio biglietteria anche presso BOX OFFICE (via Pallone, 12/a – Tel. 045/8011154) e al Teatro Camploy dalle 20.00 nei giorni di rappresentazione.
Abbonamenti in vendita solo in teatro e presso Box Office.
Prezzo del biglietto – Euro 8,00
Abbonamento 6 spettacoli – Euro 35,00
Abbonamento ridotto – Euro 30,00 per Cral, associazioni culturali, anziani, giovani,
Informazioni:Comune di Verona – Assessorato alla Cultura Teatro Camploy, Via Cantarane 32 tel. 045/8008184 – 8009549 www.comune.verona.it/teatrocamploy
Galleria d'arte G]LOVEBANK
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