le foto delll'inaugurazione della mostra sono di Antonella Anti
Hermann Nitsch
Luoghi mai visti dell’Omt
A cura di Danilo Eccher
21 novembre 2009 – 31 gennaio 2010
L’anniversario
Per celebrare i 45 anni dal concepimento dell’architettura per il Teatro delle Orge e dei Misteri, una grande mostra dedicata ad Hermann Nitsch aggiunge un altro capitolo alla saga dell’OMT.
La rassegna, che inaugura alla Galleria Boxart sabato 21 novembre 2009 (ore 18.30) e resta aperta fino al 31 gennaio 2010, illustra, con l’ausilio critico di Danilo Eccher (Direttore della GAM di Torino e Presidente della Galleria Civica di Trento) le ultime e inedite fasi di sviluppo del pensiero organico di Nitsch, sottolineandone la precisa programmaticità fin dalle origini.
La Mostra
Una ieratica processione di tuniche d’azione immacolate (disposte a semicerchio nella galleria veronese) imprime al visitatore una suggestione immediata, resa ancor più viscerale dal vissuto che ognuna porta con sé: schizzi di sangue misto a vino di cui s’impregna il tessuto candido durante le sequenze della messa in scena (aktion), o tracce di colore e sudore lasciate dall’azione catartica di dipingere (malaktion). Lo stesso Nitsch registra ad Asolo (TV), nell’ultima settimana di settembre del 1991, origine ed importanza di questa vestizione/investitura :“la mia grande venerazione per Stefan George e Klimt e la mia convinzione che l’esercizio artistico debba essere equiparato all’attività di un sacerdote, già dal 1960 mi hanno spinto a portare durante le mie azioni pittoriche un camice bianco semplice tagliato a forma di tonaca”.
Gli Inediti
Al ruolo mistico dell’artista si sovrappone – nell’infinito caleidoscopio del pensiero nitschiano – quello di architetto e scenografo, inventore dell’ambiente visionario adattonad ospitare i suoi drammi. Il corpo centrale della mostra è infatti rappresentata danun’inedita inedita di grandi disegni su carta (70 x 100 cm), una nuova pagina del filo concettuale parallelo alle performances: “nel 1965 –annota Nitsch nel 1976- ho iniziato a concepire le stanze dove dovrebbe svolgersi la mia azione di 6 giorni. Intendo costruire un
teatro sotterraneo sotto Prinzendorf”.
Affiancano questo portfolio di Architekturzeichnungen (di disegni di architettura) datati 2009, altre due recenti e affascinanti figurazioni teoriche del Maestro: Deposizione nel sepolcro (Die Grablegung) e La caduta di Gerusalemme (Die Eroberung von Jerusalem). Il primo soggetto, stampato su tela di relitto d’azione nel 2007 -ospitato di recente in un’unica sala alla Künstlerhaus di Vienna- rappresenta, nella sua ripartizione su tre tele, la
deposizione del corpo di Cristo nel sepolcro, la cui figura centrale è affiancata nel trittico
dalla Madonna e San Giovanni, come in una contemporanea pala d’altare.
Il secondo soggetto,stampatosu tela di relittod’azione nel2008, è statoinvece concepitoagli albori della carriera di Nitsch, sulla fal – sariga del mito della Gerusalemme celeste, luogo della realizzazione umana e artistica per eccellenza, che dall’Apocalisse a Torquato Tasso ha rappresentato nella cultura occidentale l’ultimo fragile baluardo dell’umanità, e quindi il “ghetto” dell’artista vate, come lo ha definito il critico Johannes Gachnang nominando
tale città con il nome di “Heterotopia”, il “posto” reale ma “altro”, quel luogo di confine raccontato da Michel Foucault in “Altri Spazi” (stampato in Germania solo nel 1984), in contrapposizione all’immaginaria “Utopia” di Thomas More.
Tra gli inediti della rassegna, la partitura originale della IX Sinfonia di Nitsch, eseguita in anteprima mondiale lo scorso 3 luglio 2009al Museo Nitsch di Mistelbach, che per l’occasione fa da soundtrack alla visita nel luogo più raccolto, la cripta della galleria al piano interrato.
Boxart di Gaburro Giorgio, Via dei Mutilati, 7/a – 37122 Verona – (Italia)
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