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Climi e salute

14 Agosto 2023

Il fenomeno del turismo è apparso in Inghilterra tra la fine del secolo XIX e l’inizio del XX e in seguito si è progressivamente diffuso e ampliato fino a raggiungere uno sviluppo spesso tumultuoso che ai giorni nostri con il turismo di massa crea addirittura problemi a livello ecologico in senso lato.

Attualmente nei paesi ricchi e meccanizzati l’industria del turismo non conosce crisi, anzi, negli ultimi anni gode di un incremento del giro di affari che supera le più rosee aspettative. 

Dopo gli anni delle limitazioni legati alla vicenda del Covid, nella sola Italia il 2022 si chiude con oltre 17 milioni di viaggiatori e un giro d’affari che supera i 13 miliardi di euro, riportando la spesa complessiva ai livelli del 2019. I primi mesi del 2023 registrano un “esplosione” del fenomeno con un + 45, 5% delle presenze complessive rispetto allo stesso bimestre dell’anno 2022, e, se i dati relativi ai prossimi mesi confermeranno questa tendenza, sarà possibile registrare nel 2023 il pieno recupero – e persino il superamento – dei livelli pre-pandemici.

Una buona parte di questi viaggiatori si sposta alla ricerca di luoghi ameni, circondati dal verde, vicini al mare o ai laghi o sulle montagne, lontani dal traffico, dai rumori e dalle fonti inquinanti tanto presenti nelle città moderne quanto nocive per la salute. Quasi sempre la scelta del luogo ove trascorrere le vacanze viene operata alla luce di gusti personali, di abitudini, di opportunità locali, di amicizie, di interessi culturali o naturalistici ecc. Questo è bene, perché quando si frequenta un luogo ai fini della salute psico-fisica bisogna farlo volentieri, sentirsi a proprio agio e svagarsi senza pensieri e conflitti di sorta.

Un elemento che potrebbe peraltro vantaggiosamente orientare nella scelta della posizione del luogo di vacanze è il microclima, ovvero il clima che caratterizza in modo peculiare le condizioni ambientali di un luogo. Ogni clima infatti esercita sull’organismo degli effetti ad un tempo potenti e delicati, influendo in modo marcato sulla sensazione di benessere quasi immediata e sull’equilibrio dell’organismo anche a lunga scadenza.

Va detto innanzi tutto che il solo cambiare ambiente (paesaggio, temperatura, aria, luce, colori ecc.)  determina una sferzata psichica e ormonale che in genere si traduce in una rivitalizzazione dell’intero complesso organico, e quindi cambiare clima e luogo di soggiorno è in genere positivo per la salute sia fisica che psichica.

C’è però dell’altro da sapere: dall’Ecologia Clinica si sa che camminare su un prato circondato da foreste esercita un effetto rassicurante sulla mente con una conseguente cascata neuro-endocrina assolutamente benefica (forse retaggio dell’imprinting acquisito durante la vita dei nostri progenitori milioni di anni fa). 

Si sa anche che contemplare linee orizzontali (fiumi, mari, laghi, e altri specchi d’acqua) esercita un’azione ansiolitica capace di calmare il sistema nervoso e favorire il sonno: da rimarcare che fino al 1700 il lago di Garda veniva frequentato da gente di tutta Europa per ritrovare calma e serenità (questo lago svolge una particolare azione calmante, come ognuno può rilevare dopo una vacanza intorno alle rive del Benaco). 

L’osservazione di linee verticali può invece contribuire all’ansia, fenomeno largamente diffuso nelle grandi città dove i grattacieli costituiscono l’elemento paesaggistico più rilevante. Non così le montagne, perché qui le linee verticali sono compensate dalle verdi vallate, dai declivi erbosi e dai boschi che, come si è detto, svolgono un’azione sulla mente a carattere confortante.

E il mare? Qui ci sarebbero da fare moltissime considerazioni, ma il distinguo più importante è legato alla composizione salso-bromo-iodica dell’acqua marina.

Questi elementi, presenti insieme a tutti gli altri nell’acqua di mare (nel mare sono presenti quasi tutti gli elementi che compongono il nostro pianeta), svolgono un’azione complessivamente tonificante dell’asse psico-fisico, soprattutto attraverso la stimolazione della tiroide. 

Non dimentichiamo infatti che la tiroide è, dopo l’ipofisi, la seconda ghiandola endocrina più importante del nostro organismo e che, accelerando il metabolismo, dà, con i suoi ormoni, “un colpo di acceleratore” a tutto il complesso psico-fisico.

Non solo facendo i bagni, ma anche inalando l’aria di mare possiamo modulare la nostra attività organica, al punto che in Italia c’è differenza fra il microclima dell’Adriatico e quello del Tirreno. 

Poiché in caso di bel tempo le onde non frangono violentemente sulle spiagge, questo spray salso-bromo-iodico è delicato sulle rive dell’Adriatico. Al contrario, lungo le coste rocciose del Tirreno che sono spesso investite dal maestrale, le onde frangono sugli scogli generando uno spray intenso che se inalato a lungo può, nei soggetti predisposti, dare eccitazione, nervosismo, insonnia, palpitazioni cardiache e altri sintomi legati all’iperattività tiroidea. 

Quindi, ricapitolando, il cambio di clima è pressoché sempre benefico ed è giusto andare in vacanza dove ci si sente meglio sia a livello mentale che fisico. 

Possiamo peraltro dire che a chi vuole rilassarsi si addicono soprattutto il microclima del lago, della collina o della media montagna.

Nella scelta del mare il microclima delle spiagge fa bene a tutti, mentre il microclima degli scogli si addice principalmente a chi ha bisogno di un’energica tonificazione.

Ovviamente i luoghi di soggiorno non sono solo Natura, e quindi influiscono su di noi  anche attraverso la cultura, l’arte, le relazioni sociali, i divertimenti, lo sport, l’enogastronomia e chi più ne ha più ne metta… 

Buone vacanze!

Dott. Alessandro Formenti

Medico-Chirurgo Specialista in Scienza dell’Alimentazione Specialista in Idrologia Medica

Bibliografia

  Gualtierotti R. Climatologia ecologia medica. Libreria dello studente ed. Milano, 1976.

– Gualtierotti R. Medicina termale. Lucisano ed. Milano, 1981.

  Roversi A.S. Farmitalia ed. Milano, 1967.

– Solimene U., Brugnoli A. Meteorologia e climatologia medica. Mediamed ed. Milano, 2000.

 – www. Federturismo.it

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