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Iginio Massari, il re dei pasticceri, apre a Verona

15 Dicembre 2020

LUNEDì 14 DICEMBRE, IL PLURIPREMIATO PASTICCERE IGINIO MASSARI APRE LA SUA NUOVA PASTICCERIA A DUE PASSI DA PIAZZA ERBE. A CARNET VERONA HA PARLATO ANCHE DI ALTRI PROGETTI

C’è un regalo dolce, anzi dolcissimo, sotto l’albero di Natale dei veronesi. Iginio Massari, il più grande Maestro pasticcere italiano, com’è riconosciuto nel mondo dell’alta pasticceria, sbarca infatti (dopo Brescia, Milano e Torino) anche a Verona, a due passi da piazza Erbe. Il 14 dicembre, apre quella che diventerà tappa obbligata per gli amanti della pasticceria più fine. E dove anche i veronesi doc troveranno pane (anzi, dolci) per i loro denti. «In ogni città ci piace portare qualche nuova sorpresa e poi offrire prodotti legati al gusto e alla tradizione locale», spiega il “re” dei pasticceri, noto al pubblico televisivo anche in virtù delle numerose partecipazioni a Masterchef e ad altri format sul piccolo schermo. «Come a Torino abbiamo proposto il meglio della nostra crema pasticcera, in riva all’Adige proporremo l’amato bignè, oltre che il prodotto lievitato per eccellenza, il pandoro. Cercheremo di essere all’altezza», promette Massari, bresciano di nascita, un’esperienza da giovanissimo in Svizzera, e che proprio a Verona nel lontano 1968 ha affinato l’arte delle paste lievitate durante una parentesi lavorativa con Bauli.

Trecento concorsi vinti, una marea di premi e riconoscimenti nazionali e internazionali. Ma la vera competizione, Massari, ammette di averla vissuta solo con sua madre cuoca. «La sua crema bavarese è il mio dolce dei sentimenti», confessa, «la millefoglie con gelato alla vaniglia e cannella il mio elisir di lunga vita». Ora le gare le vive in veste di allenatore, mettendo la sua esperienza al servizio delle nuove generazioni (sette titoli mondiali vinti alla guida della squadra italiana). Mentre nella società che porta il suo nome, in prima linea per affermare l’eccellenza pasticcera italiana nel mondo, ha coinvolto i figli Debora e Nicola, responsabili rispettivamente dell’immagine del brand e della parte produttiva e logistica.

L’ultima fatica, dopo oltre 150 libri che propongono ricette e scandagliano materie prime e tecniche artigianali, si intitola «L’arte del dolce. Creazioni per una nuova pasticceria». Qui il pasticcere diventa un artista e sessanta dei suoi dolci inediti dei veri capolavori, fotografati in una sorta di Galleria con la tecnica del chiaroscuro, come fossero quadri di Caravaggio. «Perché il cibo non dev’essere solo buono», chiosa il Maestro, «ma dev’essere bello, elegante e coinvolgente».

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