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Il Sassicaia, il vino che viene dai sassi

8 Ottobre 2023

Tra i top wines mondiali, scopriamo perché il vino di Tenuta San Guido è apprezzato in tutto il mondo

di Agnese Ceschi
foto di Davide Bischeri
Mirror Digital Agency

 

 

Il viale alberato amato dal Carducci, i cavalli, un rifugio faunistico ed una residenza storica: Tenuta San Guido, azienda vitivinicola gioiello nel cuore di Bolgheri, è la culla di uno dei vini considerato da tutti, consumatori e critica internazionale, uno dei gioielli della produzione enologica italiana. Stiamo parlando del Sassicaia, un vino davvero speciale che nell’arco degli ultimi 50 anni ha portato Tenuta San Guido tra le aziende sull’Olimpo mondiale. “La notorietà del Sassicaia è cresciuta a piccoli passi nel mondo, senza voler bruciare le tappe, prima sul mercato italiano, e poi nel resto del mondo” racconta Priscilla Incisa della Rocchetta, che appartiene alla terza generazione della famiglia.

“Ci piace pensare che il vino sia un prodotto agricolo, frutto della Natura e del lavoro dell’uomo. Il Sassicaia è un buon esempio di un vino che rappresenta bene il territorio dal quale proviene. Ha un’identità ben precisa e riconoscibile. Le persone che si entusiasmano per questo vino lo fanno a prescindere dalle mode, che invece cambiano”.

 

Quando nasce il mito?
L’annata 1968 vede il debutto sul mercato del Sassicaia, un vino coraggioso che all’epoca usciva dal modo canonico di far vino in Toscana. Il vino prende il nome del terreno sassoso da cui proviene e, per sua natura, è destinato ad arrivare molto lontano.

 

 

Dove si trova?
Tenuta San Guido è una azienda familiare storica che copre 2.500 ettari nel cuore della Maremma vicino al paese di Bolgheri e si estende per 13 chilometri, dal mare fino alla collina. È un luogo in continua evoluzione, dove l’equilibrio tra uomo e natura ha permesso di creare un ecosistema unico, oggi conosciuto nel mondo per le sue eccellenze: i vini, l’allevamento di cavalli purosangue Razza Dormello Olgiata e il Rifugio Faunistico Padule di Bolgheri, il primo privato in Italia.

 

Perché il Sassicaia è così speciale?
In una proprietà che si estende per 2.500 ettari, sono stati selezionati e messi a vigneto solo i terreni più vocati, una piccola parte della superficie totale, così unici per tipologia di suolo microclima ed esposizione, da meritare una DOC a loro intitolata:
la DOC Bolgheri Sassicaia.

 

 

La sua storia
Il Marchese Mario Incisa già nei primi anni 40 intuisce che si tratta di uno dei più straordinari biotipi dell’Europa mediterranea e inizia a sperimentare alcuni vitigni francesi, concludendo che il Cabernet, di fatto così lontano dalla tradizione toscana e piemontese, rispettivamente del Sangiovese e del Nebbiolo, ha “il bouquet” che stava cercando. Dal 1945 al 1967 il Sassicaia rimane un prodotto strettamente privato, riservato alla famiglia e agli amici. La prima annata ad apparire sul mercato, nel 1971,
è quella del 1968 che, accanto alla sapienza di Mario e alla visione di suo figlio Nicolò, vanta la firma dell’enologo Giacomo Tachis, considerato il padre del Rinascimento dei vini italiani. Negli anni successivi, la lungimiranza di Nicolò Incisa della Rocchetta, oggi Presidente Onorario della Tenuta, porta l’azienda a diventare una moderna impresa. Oggi, la terza generazione della famiglia come produttori di vino è rappresentata da cinque cugini, tra cui Priscilla, figlia di Nicolò.

 

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