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Teatro Ristori: il 9 ottobre inizia la nuova stagione 2020/21

9 Ottobre 2020

Il concerto inaugurale della nuova stagione del Teatro Ristori è in calendario per venerdì 9 ottobre con la Venice Baroque Orchestra diretta dal M°Andrea Marcon, con la speciale partecipazione del soprano Julia Lezhneva. Un programma interamente dedicato alle musiche di Corelli, Vivaldi, Graun e Handel. Dall’incontro tra Andrea Marcon e Accademia di San Rocco è sorto nel 1997 il progetto Orchestra Barocca di Venezia – Venice Baroque Orchestra: l’ensamble dispone di musicisti attivi ormai da anni nel campo della musica antica ed è specializzata nell’esecuzione su strumenti originali.

Nell’attività dell’orchestra viene dato ampio spazio al repertorio italiano del ‘700, in particolare alla scuola veneta, e alla riscoperta del patrimonio operistico barocco. La VBO ha tenuto concerti in tutta Europa, negli Stati Uniti e in Giappone, esibendosi in alcune tra le più prestigiose sedi concertistiche ed è stata inoltre ospite dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma, dell’Accademia Chigiana a Siena, del Teatro alla Pergola di Firenze, e di molte altre importanti istituzioni musicali. Ospite d’eccezione per la serata inaugurale il soprano russo Julia Lezhneva, che è salita ai massimi livelli quando ai Classical Brit Awards alla Royal Albert Hall di Londra nel 2010 ha interpretato Fra il padre di Rossini su invito di Kiri Te Kanawa. Ha debuttato con successo con i Berliner Philharmoniker e al Musikverein Wien, rispettivamente nell’ottobre 2019 e nel dicembre 2019 e da questo momento la sua carriera è diventata stellare. Nella stagione 2020 è tornata al Mozartwoche di Salisburgo, questa volta con Sir András Schiff, e al Théâtre des Champs-Élysées con una performance di Alessandro di Handel con la Kammerorchester Basel e Diego Fasolis. Lavora regolarmente con direttori molto noti come Adam Fischer, Giovanni Antonini, Herbert Blomstedt, Paavo Järvi, Vladimir Jurowski e Andrea Marcon.

“Bellezza angelica”, questa è la definizione che il New York Times
ha dato della voce di Julia Lezhneva.
La Süddeutsche Zeitung ha detto che può… “quasi far sparire la sua voce, eseguendo i più folli trucchi vocali e fuochi d’artificio a ghirlanda …”

La rassegna Barocca prosegue venerdì 16 ottobre alle ore 20.30 con la star del violino Giuliano Carmignola, definito dalla rivista Gramophone “A prince among Baroque Violinists” grazie alle sue interpretazioni caratterizzate da una grande passione e approccio introspettivo ricco di fantasia e libertà, e l’Accademia dell’Annunciata, diretta da Riccardo Doni. Il programma della serata, oltre all’esecuzione di musiche Haendel, Vivaldi e Bach, prevede anche uno speciale omaggio a Giuseppe Tartini. Il palco del Teatro Ristori ospiterà invece il 25 novembre l’ensemble vocale e strumentale Odhecaton, specializzato nell’esecuzione della musica rinascimentale e pre- classica, con il suo repertorio d’elezione rappresentato dalla produzione musicale europea tra Quattro e Settecento, diretto da Paolo Da Col, in un programma dedicato a Claudio Monteverdi a Venezia.

CONCERTISTICA
Inaugurazione di prestigio della rassegna Concertistica il 6 novembre con I Cameristi del Teatro alla Scala di Milano: l’orchestra, fondata nel 1982 è formata da musicisti dell’Orchestra del Teatro alla Scala, annovera nel suo repertorio i più importanti capolavori per orchestra da camera dal Settecento ai giorni nostri e presta una particolare attenzione alle musiche poco frequentate dell’Ottocento strumentale italiano, spesso caratterizzate da parti solistiche di grande virtuosismo. Sotto la guida del Direttore Ospite Principale, Wilson Hermanto, apprezzato per la sua musicalità, la naturale autorevolezza, l’energia esuberante e l’eleganza del gesto, I Cameristi della Scala con la speciale partecipazione del violoncello solista Daniel Müller Schott, eseguiranno un programma dedicato Schumann, Tchaikovsky ed Elgar.

JAZZ
La rassegna Jazz si apre quest’anno il 30 ottobre 2020 alle ore 20.30 con lo spettacolo Amore che vieni amore che vai – Le donne ed altre storie, con la voce di Cristina Donà, accompagnata al pianoforte da Rita Marcotulli, al basso da Enzo Pietropaoli, alla tromba da Fabrizio Bosso, al sax Javier Girotto, alle chitarre Saverio Lanza e alla batteria Cristiano Calcagnile. In un angolo della memoria, molti di noi hanno protetto alcune canzoni, vuoi per ricordare l’accendersi veloce di una passione d’amore che si pensava eterna o al contrario: la sua incertezza e mutevolezza. Amore che vieni amore che vai, vuole ricordare personaggi tanto simbolici quanto teneri o paradossali, romantici o beffardi; ironici, carichi di una allegria che si trasforma in lieve cinismo ma anche portatori d’un etica civile tanto moderna quanto oggi spesso dimenticata. Molte di queste canzoni e di questi personaggi appartengono alla poetica di Fabrizio De André. Una poetica colta, curiosa della vita, attenta al mondo e alle sue ingiustizie. E in questa poetica una parte grande è dedicata alle donne: a quelle che volano, che piangono, che amano riamate o che vengono lasciate e diventano storie struggenti, quelle che creano il mondo, lo amano ma vorrebbero cambiarlo per essere felici.
Per questo sette musicisti di sicuro talento e diverse esperienze hanno scelto di partecipare ad un progetto-omaggio a Faber non esclusivamente dedicato alle donne ma dando ed esse lo spazio che a loro dava Fabrizio De André. La rassegna Jazz prosegue poi venerdì 27 novembre alle ore 20.30 con una delle più interessanti cantanti e compositrici italiane, la bolognese Cristina Zavalloni che presenterà la sua ultima uscita discografica, un personalissimo “viaggio sulla luna” che attinge all’opera lirica come alla tradizione jazz e latino-americana, accompagnata da un quartetto di musicisti con i quali l’artista intrattiene una rodata collaborazione. Special Moon! è il nuovo progetto del quartetto di Cristina Zavalloni dedicato proprio alla Luna, da sempre ispiratrice di liriche e canzoni. Il repertorio proposto spazia da brani più conosciuti, come Fly me to the moon, Tintarella di luna, Au clair de la lune, E la luna bussò, a tesori nascosti, come il brano griko salentino Orrio tto fengo, l’evocativa Autumn Noctune, l’aria belliniana Vaga Luna che inargenti, e molto altro. Un programma di brani estremamente diversi tra loro, riletti e arrangiati in maniera personale dalla meravigliosa voce di Cristina.

DANZA
La rassegna di Danza continua a stupire anche per la nuova stagione 2020-2021 con grandi ritorni e nuove proposte! Primo appuntamento venerdì 20 novembre alle ore 20.30 con una produzione del Teatro Ristori in prima assoluta, intitolata Calling Bach, ispirata alla sua musica immortale, eseguita dal vivo su clavicordo, clavicembalo, pianoforte e con l’utilizzo dell’elettronica. La coreografia è curata da Camilla Monga, poco più che trentenne i cui progetti sono già stati presentati in contesti nazionali e internazionali, le musiche saranno invece eseguite dal vivo da Cesare Picco con piano ed electronics, e dal sound designer Taketo Gohara.
Prendendo spunto da pagine scelte nel catalogo di J.S.Bach – la sigla BWV – Cesare Picco disegna attraverso il suono del pianoforte elaborato in tempo reale dalle macchine di Taketo Gohara, un possibile nuovo prossimo futuro, con il desiderio di riconnettersi con quelle voci e quegli “spiriti” che il genio di Bach ha donato al mondo. La coreografia di Camilla Monga è concepita come un varco temporale, dove qualsiasi cambiamento o evoluzione riconduce sempre al punto di partenza e il corpo sembra essere imprigionato in un eterno presente. Danza e musica si uniscono in un rapporto di reciproca amplificazione da cui può svilupparsi un immaginario in costante evoluzione e cambiamento seguendo un ordine sempre speculare. Il corpo, come in un gioco di specchi, viene riflesso cambiandone continuamente prospettiva e senso.

BEETHOVEN FEST 2020
Entusiasmante novità, Beethoven Fest 2020, un festival all’interno della Stagione 2020-2021, interamente dedicato ai 250 anni dalla nascita di Ludwig Van Beethoven, che ha dedicato la vita alla musica e la cui musica è diventata vita per tante generazioni successive. Per questa speciale occasione, molti sono gli eventi per ricordare il 250° anniversario della nascita del grande compositore tedesco. Cuore delle celebrazioni la città di Bonn, in cui il musicista nacque, ma anche il Teatro Ristori gli ha riservato uno spazio privilegiato nella settimana dal 7 al 15 novembre: un’occasione da non perdere per ascoltare e scoprire le sue più importanti opere cameristiche. Una nota particolare la meritano i due giovani quartetti d’archi presenti: Adorno e Nous. Italiani, giovani, che hanno creduto con determinazione e impegno nella formazione perfetta della musica, che si sono affermati in competizioni internazionali, iniziando così una brillante carriera. Verrà inoltre proposta la Grande Fuga, una delle opere più emblematiche, e al tempo stesso enigmatiche, del tardo stile beethoveniano. Una vera opera innovativa, rivoluzionaria per arditezza, libertà di scrittura e di concezione a tal punto che venne rivalutata solo nel Ventesimo secolo.

INCONTRI – SLOW SOUND
per riscoprire la bellezza e l’emozione del suono
Un ciclo di sei incontri che da ottobre ad aprile accompagneranno gli spettatori del Teatro Ristori alla riscoperta della bellezza e dell’emozione del suono, con ospiti diversi per ogni appuntamento. Si parte lunedì 19 ottobre alle ore 19.00 con Guida all’ascolto di Ludwig van Beethoven: attraverso il racconto di Guido Giannuzzi, laureato in Storia Moderna presso l’Università di Pisa e in Arti Visive presso l’Università di Bologna, dal 2009 dirige “Filarmonica Magazine” ed è redattore, dal 2014, della rivista “Advances in Historical Studies”, si andrà alla scoperta delle opere del celebre compositore, pianista e direttore d’orchestra tedesco, nonché figura cruciale della musica colta occidentale ed l’ultimo rappresentante di rilievo del classicismo viennese. Si prosegue poi martedì 10 novembre sempre alle 19.00 con Giovanni Bietti, considerato uno dei migliori divulgatori musicali italiani, oltre ad essere compositore, pianista e musicologo, collabora con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma. Titolo dell’Incontro: La musica da Camera di Ludwig van Beethoven. Tutti gli appuntamenti della rassegna Incontri sono gratuiti con prenotazione obbligatoria.

www.teatroristori.it

Ph. Julia Lezhneva – Credits: Emil-Matveev

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